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Accademia Gioenia, inaugurata la mostra sulla storia dell’istituzione scientifica catanese

L'esposizione documentaria sarà visitabile fino al 31 dicembre 2017 nei locali dell'Archivio di Stato di Catania

9 Ottobre 2017
Mariano Campo

E’ stata inaugurata domenica scorsa all’Archivio di Stato di Catania (ex Convento di Santa Caterina da Siena al Rosario, via Vittorio Emanuele 156) la mostra documentaria dal titolo "L’Accademia Gioenia di Catania - Un sodalizio per il progresso delle scienze”.

Ad organizzare l’iniziativa la direttrice dell’Archivio Anna Maria Iozzia e il presidente dell’Accademia Gioenia Mario Alberghina in occasione di “Domenica di Carta 2017”, la manifestazione promossa dal Ministero dei Beni culturali e del Turismo nell’ambito dei Programmi nazionali della Direzione Generale Archivi del Ministero. Presenti alla cerimonia anche il sindaco Enzo Bianco, l’assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro e il prorettore dell’Università di Catania Giancarlo Magnano San Lio.

In occasione dell’inaugurazione della mostra è stato inoltre presentato il volume “L'Inventario dell'Archivio storico dell'Accademia Gioenia di Catania”, a cura di Cristina Grasso Naddei, con introduzione di Mario Alberghina (Catania, Giuseppe Maimone Editore, 2017), ma anche sul potenziale culturale espresso da Catania nel corso dei secoli.

Grazie alla mostra si potranno conoscere le primizie pittoriche, le attestazioni degli studi sulle più diverse discipline scientifiche (anche con gli originali congegni per le più precise misurazioni dei fenomeni naturali) ed anche la particolare storia, grazie a un quadro del 1835, della donna scienziata dai tempi di Bellini a quelli di Guglielmino (il poeta dei Ciuri di strata), la nobildonna Jeannette Villepreux Power, studiosa della biologia marina e anche delle arti nella sua dimora neoclassica. Una sezione è dedicata, tramite una immagine rarissima, a Pia Nalli, matematica, studiosa negli scorsi anni ‘50 dello spazio a "infinite dimensioni” e fondatrice di una scuola di grandi matematici. L’Accademia Gioenia la accolse tra i propri soci, ma la matematica non trovò spazio all’università.

Nel corso dell'incontro si è discusso anche delle origine dell’Accademia Gioenia che risalgono ad un progetto del grande naturalista catanese Giuseppe Gioeni d'Angiò (1743-1822). Un progetto che fu avviato a realizzazione, nel suo nome, dal cavaliere gerosolimitano Stefano Borgia e da dieci intellettuali e scienziati catanesi nel 1824. Questa ebbe sede dapprima nel Palazzo centrale dell'Università, da dove fu trasferita, dopo circa 120 anni (tra il 1945 e il 1950), nel Palazzo delle Scienze, in corso Italia.

Le finalità istituzionali dell'Accademia Gioenia concernono la promozione degli studi sui fenomeni naturali, con speciale riguardo alla Sicilia, allo scopo di contribuire al progresso delle scienze. La grande maggioranza dei Soci è sempre stata costituita da studiosi già impegnati nelle attività universitarie. Il ruolo dell'Accademia si distingue però da quello dell'Università, sia per l'esplicita tematizzazione dell'interesse scientifico sulla Sicilia, sia per la diversa autonomia d'iniziativa. L'Accademia fu riconosciuta come Ente morale con Regio Decreto del 25 novembre 1919. Dopo la costituzione della Repubblica Italiana venne riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica nel 1948.

La mostra è visitabile fino al 31 dicembre 2017, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18,30 e il sabato dalle 9 alle 12,30.