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Il rettore Priolo: “Non è un punto di partenza, ma il trampolino per altri prestigiosi traguardi”. Il presidente Malfitana: “La Scuola cresce grazie alla qualità dei suoi allievi”
Leonardo Alma (Matematica), Roberta Baio, Martina Boncoraglio, Ludovica Giannino, Gabriele Massimiliano Licandro (Medicina e Chirurgia), Alfio Giovanni Barbagallo e Piersanti Di Stefano (Giurisprudenza), Nunzio Cairone, Niccolò Consoli, Damiano Diego Forzese, Lorenzo Naselli (Fisica), Nicoletta Cassitella, Bruno D’Arrigo, Beatrice Concetta Magrì, Luciano Mandolfo, Sara Squatrito e Marianna Vinciguerra (Lettere), Tiziano Grillo (Chimica), Nicolò Monaco (Economia aziendale) e Marcello Napoli (Beni culturali). Sono loro i venti nuovi allievi della Scuola Superiore dell’Università di Catania per l’anno accademico 2022-23, tutti nati tra il 2003 e il 2004, 13 residenti a Catania e provincia, gli altri sette provenienti dalle altre province della Sicilia sud-orientale, da Messina a Ragusa.
Ieri pomeriggio sono stati accolti dal rettore Francesco Priolo, che li ha voluti conoscere personalmente, dal presidente della Ssc, Daniele Malfitana, dai coordinatori delle Classi di Scienze umanistiche e sociali e di Scienze sperimentali, Adriana Di Stefano e Giuseppe Angilella, e da tutto lo staff di Villa San Saverio, prima di assistere, insieme ai loro familiari, a una presentazione del prof. Paolo Taticchi, docente di Strategia aziendale e sostenibilità all’University College of London.
«Bravi! – ha esordito il rettore Priolo, complimentandosi sentitamente con le matricole -. Se siete qui è perché avete superato una rigorosa selezione e, grazie alle vostre capacità, ci avete creduto e ce l’avete fatta. Al di là delle dovute emozioni, adesso vi aspetta una grande responsabilità: accedere alla Ssc, poter studiare per cinque o sei anni in questo contesto, è una di quelle occasioni che vanno colte nel modo più efficace, con la giusta concentrazione e la giusta umiltà». «L’Università di Catania sta investendo sul vostro talento – ha aggiunto il rettore -, per stimolarvi a diventare migliori e a tirare fuori ciò che avete dentro. Avrete opportunità di studiare all’estero, potrete conoscere tantissime personalità della cultura e della scienza, creerete legami forti con i vostri colleghi e con i docenti, e potrete contare su un network internazionale di ex-alunni della Scuola pronto a supportarvi. Ma il primo punto è credere in voi stessi, acquisendo consapevolezza delle vostre idee e potenzialità. In secondo luogo, dovete capire che questo traguardo di oggi è un punto di partenza, da questo momento in poi dovrete pensare agli obiettivi futuri. Infine, sono certo che sarete in grado di restituire a questa terra e a questa città ciò che vi stanno dando, con il vostro successo».
«La Scuola Superiore di Catania – ha detto il presidente Malfitana, parafrasando un passo de “L’arte della Medicina” di Ippocrate – è il luogo ideale dove poter mettere a frutto, grazie agli strumenti e alle opportunità offerte, tutto ciò che serve per costruire e fortificare la formazione degli studenti. A voi, allieve ed allievi, spetta il compito di costruire responsabilmente, giorno dopo giorno, il vostro profilo, la vostra personalità e i vostri interessi». «Un giorno – ha proseguito - sarete voi, come i tanti ex allievi usciti da questa Scuola già fanno con successo in tutto il mondo, a prendere le redini di una struttura, a guidare una macchina della pubblica amministrazione, a fare ricerca, a gestire un’impresa, a mettere su laboratori di ricerca, etc. La qualità della Ssc – ha concluso Malfitana - è strettamente legata alla qualità dei suoi allievi, e si apprezza con i successi che voi sarete in grado di ottenere negli anni. Il nostro compito è solo quello di indirizzare, suggerire, semplificare, e garantire che ciascuno di voi abbia la possibilità di mettere a segno attitudini e capacità, di dare un senso ai propri sacrifici e di soddisfare le proprie ambizioni».