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Il ‘Blues’ tra mito, espressione sociale e transculturalismo

A Scienze politiche una conferenza internazionale con studiosi di storia, economia, antropologia, linguistica e musicologia

14 Dicembre 2018

Fin dai suoi inizi, nella seconda metà dell’Ottocento, il blues è stato più di uno stile musicale, con un impatto fondamentale sulla musica popolare del 20° secolo. Come mezzo di espressione sociale, articolava le tribolazioni di un'intera cultura nera, maschile e femminile. I giovani bianchi - in America e nei Paesi europei, specialmente nel Regno Unito - hanno adottato la musica per i loro fini politici e sociali. Idealizzando i modelli di vita neri, le loro interpretazioni si sono orientate sui miti da una parte, ma dall'altra ha messo in luce le caratteristiche transculturali del blues nei loro atti performativi. Altri campi dello spettacolo, come letteratura, film, ecc. hanno portato avanti la musica blues. La sua commercializzazione da parte di case discografiche bianche e nere o festival annuali sarebbe un'altra prova della sua durata e della sua sopravvivenza nel 21° secolo.

Per ‘toccare con mano’ tutti questi aspetti, venerdì 23 e sabato 24 novembre, al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania, si è svolta la conferenza multidisciplinare dal titolo "Blues in the 21st Century: Myth, Social Expression and Transculturalism", un meeting di carattere internazionale che ha visto riuniti studiosi del blues provenienti da tutto il mondo impegnati a costruire ponti tra storia, economia, antropologia, linguistica e musicologia. “La conferenza - come spiega Douglas Ponton, professore associato di Lingua inglese e ideatore di questo meeting - intende cogliere la complessità del fenomeno blues che è, ad un tempo, una rivoluzione musicale e linguistica, uno strumento di lotta e di emancipazione sociale”.

Tra gli ospiti di spicco dell’evento Randolph Lewis (University of Austen, Texas), un poliedrico professore di “Cultural Studies”, musicista e regista che ha introdotto la conferenza, venerdì 23 novembre, e Patricia Schroeder (Ursinus College, USA)  che ha presentato uno studio inedito su “Blues Influences in American Literature: 20th Century Traditions and 21st Century Innovations”.

Nell’ambito della conferenza, nella corte coperta di Palazzo Scannapieco la Hot Shanks Blues Band ha tenuto un concerto, di cui Zammù Tv offre alcuni assaggi.