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Il benvenuto agli studenti stranieri ospiti dell’Università di Catania

Centoventi studenti provenienti da 18 Paesi, accolti con l'Erasmus Welcome Day, la tradizionale giornata di benvenuto promossa dall'Ufficio per la Mobilità internazionale

3 Ottobre 2016
Giuseppe Melchiorri

Centoventi studenti “incoming” provenienti da ben 18 Paesi europei (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania,  Grecia, Lituania, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria) e da due Paesi extra Ue (Vietnam e Perù). Sono i giovani arrivati nei giorni scorsi in città per trascorrere il primo semestre dell’anno accademico 2016/2017 all’Università di Catania, grazie al Programma Erasmus +, il programma della Commissione Europea per l'Istruzione per il periodo 2014/2020.

Il nutrito “contingente” di stranieri è stato accolto questa mattina nell’aula magna del Palazzo centrale con il “Welcome Day”, la giornata di benvenuto promossa dall’Ufficio per la Mobilità internazionale dell’Ateneo.

A dare il benvenuto ai giovani ospiti sono stati il delegato del rettore all’internazionalizzazione e coordinatore istituzionale Erasmus Andrea Rapisarda e le funzionarie dell’Ufficio per la Mobilità internazionale Cinzia Tutino e Teodora Nicoleta Pascu.

«La giornata di oggi fa ormai parte della tradizione del nostro Ateneo  – ha spiegato il prof. Rapisarda – e vuole rappresentare un modo per presentare noi e la città ai giovani che ci hanno scelto per questa meravigliosa esperienza che è l’Erasmus. Il numero di studenti coinvolti è in media con le cifre degli anni precedenti, per questo stiamo lavorando per aumentare l’attrattività del nostro Ateneo, attraverso servizi nuovi e sempre più funzionali».

Tra questi la nuova Scuola di Lingua e Cultura italiana per Stranieri, una Struttura didattica speciale dell’Università etnea, istituita pochi mesi fa su proposta del dipartimento di Scienze umanistiche. «Attraverso questa scuola – ha evidenziato Rapisarda – aperta a tutti e gratis per gli Erasmus, gli stranieri potranno aumentare le loro competenze nella nostra lingua, ottenendo anche delle certificazioni».