L'autismo tra formazione e assistenza
Rafforzare le relazioni tra le istituzioni e le famiglie e perfezionare l'alleanza educativa genitori-docenti per migliorare la vita dei soggetti autistici
Il mondo medico, universitario e scolastico catanese a confronto con studenti e futuri educatori, con docenti e genitori per migliorare e perfezionare l'assistenza e la formazione dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico.
Una patologia - la cui incidenza varia da 5 a 50 persone su 10.000 e che colpisce l'1% della popolazione mondiale, in prevalenza i soggetti maschili - che è stata oggetto di un approfondito workshop dal titolo "Università, Scuola, Servizi integrati e famiglia" che si è tenuto nei locali del plesso "Le Verginelle" del dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania promosso dal dipartimento etneo, in collaborazione con l'associazione Autismo Oltre onlus, nell'ambito del Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
"Il workshop - ha detto in apertura dei lavori Maria Tomarchio, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche e progettazione educativa - rappresenta una tappa fondamentale del percorso di formazione attivato dal dipartimento e rivolto a docenti di sostegno e studenti, ovvero i futuri educatori. Per il futuro è indispensabile programmare nuove azioni sempre più incisive per rafforzare i rapporti tra le istituzioni, scuola ed università, e le famiglie dei soggetti autistici presenti nel territorio provinciale".
Proprio sul ruolo della "scuola" etnea si è soffermato il dirigente dell'Ambito territoriale (ex Provveditorato), Emilio Grasso, il quale ha evidenziato "l'impegno in questi anni del Miur nelle azioni rivolte alla stabilizzazione ed all'incremento del numero dell'organico dei docenti di sostegno, un passo fondamentale per migliorare la formazione e l'integrazione dello studente disabile in classe". "Su questo punto l'Italia rappresenta nell'Unione europea un Paese all'avanguardia grazie alla normativa (legge 104/92) ed all'organizzazione della scuola italiana - ha aggiunto Grasso - grazie alla 'Buona scuola' sono stati introdotti nuovi servizi per i soggetti autistici ed in particolar modo per le loro famiglie, tra questi l'apertura di sportelli negli Ambiti territoriali per interventi congiunti scuola-famiglia. E' ovvio che occorre un approccio sempre più specialistico del docente e a questo proposito saranno avviati corsi professionalizzanti sia per i docenti di sostegno, sia per i docenti curriculari, per favorire l'integrazione dell'alunno disabile nella classe".
Su questo tema è intervenuta Angela Longo, referente per le disabilità Ambito territoriale di Catania, la quale ha sostenuto che "la scuola deve favorire l'integrazione dell'alunno disabile tramite pratiche didattiche inclusive programmate da docenti di sostegno e curriculari finalizzate a valorizzare e a migliorare l'apprendimento dello studente disabile che rappresenta sempre più una ricchezza per tutta la classe".
Argomento ripreso anche da Agata Catalfamo, direttrice del Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, la quale ha sottolineato "l'importanza del principio dell'alleanza educativa genitori-insegnanti che deve essere operativo in tutte le scuole" e che prevede "competenze sempre più specifiche dei docenti, i quali devono dotarsi di conoscenze più approfondite del soggetto autistico, grazie al maggiore coinvolgimento dei genitori, al fine di perfezionare e personalizzare gli interventi educativi e i bisogni formativi del soggetto disabile". "Solo così possiamo garantire un miglioramento immediato della vita del soggetto disabile perché ormai abbiamo un quadro chiaro dei tratti salienti dell'autismo e sappiamo bene che non esiste un trattamento unico efficace per tutti, ma che dobbiamo, grazie al supporto dei genitori ed al lavoro dell'educatore e del docente, adattarlo al soggetto disabile" ha concluso la docente.
A seguire il presidente dell'associazione "Autismo oltre onlus", Giuseppe Bellomo, ha richiamato l'attenzione "sulla mancata attuazione delle normative in vigore relative ai servizi e all'integrazione in classe dello studente disabile e sull'esigenza di informare sempre più la comunità sulla problematica". "E' indispensabile eliminare la precarietà del docente di sostegno perché oggi è impensabile che l'alunno cambi di anno in anno il proprio punto di riferimento in classe ed al tempo stesso, così come prevede, non a caso, il decreto 'Buona-scuola', la programmazione degli interventi deve essere stilata da tutti i docenti, compresi quelli curriculari se vogliamo davvero favorire l'integrazione dell'alunno disabile" ha concluso Bellomo.
Nel corso del workshop è intervenuto Renato Scifo, responsabile del Centro per i disturbi dello spettro autistico dell'ospedale di Acireale, che ha annunciato l'inaugurazione il 2 aprile prossimo, in occasione della Giornata mondiale dell'Autismo, del "Centro per l'autismo" di Canalicchio, una 'cittadella' con servizi diurni e residenziali a tempo per soggetti autistici che si avvarrà anche dei servizi del "Policlinico" universitario nell'ambito del protocollo d'intesa già stipulato e dei progetti di ricerca del Cnr (robot comunicatori). Ed ancora i coordinatori del corso, Giovanni Savia e Massimo Sottile, i corsisti Anna Tramontana, Provvidenza Rapisarda e Donatella Raccuia, ed i genitori (soci dell'associazione Autismo oltre), Enrico Orsolini e Emanuela Di Mauro.