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Il rettore Basile e il presidente dell’Ersu Cappellani hanno parlato di borse di studio, alloggi e servizi per gli universitari catanesi
Borse di studio, residenze universitarie, servizi e mense, la rappresentanza nei consigli di amministrazione dell’Ersu, gli sbocchi occupazionali per i laureati. Sono stati questi gli argomenti al centro dell’incontro dal titolo “Sicilia: quale futuro per il diritto allo studio?", che si è tenuto ieri pomeriggio nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università.
All’incontro, promosso dalle associazioni studentesche Controcampus, Azione Universitaria, Welove Unict, Ares, Libertas e MSU, avrebbe dovuto partecipare anche l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, trattenuto però a Palermo da improrogabili impegni istituzionali.
Gli studenti hanno avuto così modo di confrontarsi con il rettore Francesco Basile e con il presidente dell’Ersu di Catania Alessandro Cappellani, introdotti dal presidente di Controcampus Alessandro Lipera, che hanno risposto in maniera dettagliata alle loro domande, rinnovando la disponibilità delle rispettive istituzioni a collaborare per risolvere le tante questioni che preoccupano gli universitari. “Predisponete l’elenco delle vostre istanze – ha esortato il rettore Basile -, lo sottoporrò personalmente all’assessore Lagalla in uno dei prossimi incontri a Palermo”.
“A Catania – ha proseguito il rettore – Università ed Ersu lavorano in assoluta sinergia per assicurare agevolazioni e servizi, però è necessario ottenere adeguato supporto dai governi nazionale e regionale, in particolare per quanto riguarda i fondi delle borse di studio. Siamo fiduciosi che l’assessore, che è stato rettore nell’Università di Palermo e quindi è sensibile alle problematiche degli atenei, riuscirà ad assicurare i finanziamenti e a varare una nuova legge sul diritto allo studio che garantisca benefici più estesi agli studenti meritevoli”.
Il presidente Cappellani ha poi ripercorso il lavoro svolto dall’Ersu negli ultimi anni, volto soprattutto “a ridurre gli sprechi, avallati da scelte politiche discutibili, e ad utilizzare virtuosamente le somme recuperate a solo vantaggio degli studenti”. Cappellani ha anche aggiornato sulla vicenda dell’Hotel Costa, al centro di un lunghissimo contenzioso che si spera di chiudere quanto prima, sulle nuove acquisizioni di posti letto, alla Cittadella e all’Istituto Ardizzone Gioeni, spiegando poi le motivazioni della chiusura di alcune residenze costose e sottoutilizzate. “Negli ultimi due anni – ha concluso il prof. Cappellani -, siamo riusciti a erogare il 100 per cento delle borse di studio agli idonei; quest’anno, purtroppo, per una serie di ragioni non dipendenti dalla nostra volontà, ciò non è stato possibile, e al momento abbiamo coperto solo il 50%. Senza uno stanziamento significativo di fondi aggiuntivi dalla Regione, non saremo in grado di raggiungere l’obiettivo”.