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Malattie infettive emergenti, nasce la Fondazione INF-ACT

Al via un progetto integrato per affrontare le emergenze infettive sostenuto dai fondi del Pnrr, di cui fa parte anche Unict. 25 membri tra atenei, enti pubblici e privati. Università di Pavia capofila, in collaborazione con Iss e Cnr

30 Novembre 2022
M.C.

L’Università di Pavia capofila di un progetto ambizioso e di ampio raggio, ma anche di reale impatto scientifico e con ricadute operative e organizzative, sul tema “malattie infettive emergenti”, che parte dall’individuazione di quelle che sono le principali minacce attuali e quelle che potrebbero emergere nel futuro. Il progetto, sviluppato da una squadra proponente caratterizzata fin dall’inizio da una forte sinergia tra l’ateneo pavese, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è stato selezionato dal Ministero dell'Università e della Ricerca e finanziato con 114,5 milioni di euro, nell'ambito della Missione 4, “Istruzione e Ricerca” - Componente 2, “Dalla ricerca all’impresa” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Linea di investimento 1.3, “Partenariati Estesi”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

Grazie a questo importante finanziamento nasce la Fondazione INF-ACT, di cui fanno parte 25 tra atenei nazionali, enti pubblici e privati, tra cui l'Università di Catania. Un consorzio che prevede forti competenze trasversali in grado di affrontare il problema delle possibili epidemie adottando un approccio "One Health" , ossia integrando aspetti di salute umana, salute animale e ambientale, dagli eventi epidemici ai fenomeni di spillover ai mutamenti climatici alla base delle modifiche della fauna selvatica e le interazioni con l'uomo. Sono state individuate cinque tematiche principali che saranno al centro della sinergia operativa messa in campo dalla Fondazione:

  • Studio dei virus emergenti e riemergenti;
  • Studio di insetti e altri vettori che veicolano agenti patogeni e delle malattie ad essi correlate;
  • Studio degli agenti patogeni resistenti agli antimicrobici e dei meccanismi di generazione e scambio di marcatori di farmacoresistenza;
  • Studio di nuovi sistemi di sorveglianza integrata epidemiologica e microbiologica (umana-animale-ambientale); identificazione di modelli per l’individuazione precoce di infezioni emergenti; messa a punto di meccanismi di alert e modelli matematici predittivi;
  • Identificazione di nuovi bersagli per molecole ad attività antinfettiva; progettazione, sintesi e validazione di molecole con potenziale terapeutico con approcci in silico, in vitro, ex vivo e in modelli animali.

In particolare, Unict è rappresentata all'interno di INF-ACT con ricercatori e contributi che si sviluppano in 4 nodi su 5 rappresentativi cioè della quasi totalità degli aspetti legati alle infezioni emergenti, considerando sia quelle ad eziologia virale che batterica. Inoltre, non vengono trascurati gli aspetti epidemiologici e di modellistica predittiva, utilizzando sistemi "machine learning", il tutto nell'ottica "One Health". In particolare node 3 (del quale UNICT è poke) ha focalizzato il suo contributo su quella che alcuni definiscono come una "pandemia silente" cioè quella legata all'antibiotico-resistenza, che ha prodotto microrganismi multi-resistenti che causano infezioni sempre più "intrattabili" terapeuticamente.

L’evento inaugurale della Fondazione INF-ACT si terrà a Pavia il prossimo 5 dicembre. Sarà la prima vera occasione di incontro in presenza dei rappresentanti di tutti i membri della Fondazione, e un’importante occasione di networking scientifico per l’ampio team di ricercatori coinvolti.
Interverranno: Francesco Svelto (Presidente Fondazione INF-ACT e Rettore dell’Università di Pavia), Silvio Brusaferro (Presidente Istituto Superiore di Sanità) e Maria Chiara Carrozza (Presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche). A seguire presenteranno il progetto: Fausto Baldanti (Università di Pavia), Anna Teresa Palamara (Istituto Superiore di Sanità) e Giovanni Maga (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Federico Forneris (Università di Pavia) illustrerà poi l’articolazione organizzativa del progetto e della Fondazione.