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Un gesto di solidarietà che convalida sempre più il rapporto di unione e fattiva collaborazione tra i vari enti in diversi campi e soprattutto nell’ambito della didattica
Da oggi diversi operatori dell’Irccs Oasi di Troina utilizzeranno nei propri reparti per la difesa contro il Covid anche le visiere protettive donate dall’Università di Catania.
L’ateneo catanese ha voluto donare uno stock di dispositivi progettati e realizzati dagli studenti del Laboratorio di Progettazione del corso di laurea a ciclo unico della Struttura Didattica Speciale in Architettura di Siracusa. Oltre un centinaio le visiere protettive consegnate oggi al presidente dell’Istituto Oasi, Don Silvio Rotondo, assieme al direttore sanitario della struttura, dott. Michelangelo Condorelli, il responsabile dell’UOS di Farmacia, Giuseppina Spoto, e i membri del Consiglio di Amministrazione.
A consegnare il lotto di dispositivi i professori Fausto Carmelo Nigrelli, da poco nominato presidente della Struttura Didattica Speciale di Siracusa, e Gianfranco Gianfriddo, responsabile del laboratorio “Allestiamoci” SDS di Siracusa. Presente anche il primo cittadino del Comune di Troina, Fabio Venezia e il vice sindaco, Alfio Giachino.
Nella foto da sinistra Fausto Nigrelli, Don Silvio Rotondo, Fabio Venezia, Gianfranco Gianfriddo
Un gesto di solidarietà che convalida sempre più il rapporto di unione e fattiva collaborazione tra i vari enti in diversi campi e soprattutto nell’ambito della didattica, essendo l’Oasi di Troina sede del corso di laurea in “Terapista Occupazionale”, a seguito dell’accordo proprio con l’ateneo catanese.
“Quando è scoppiata la pandemia – ha detto il prof. Fausto Carmelo Nigrelli - gli studenti sono stati guidati verso la progettazione di questo dispositivo. Un percorso utile per gli studenti non solo sotto il profilo didattico, tecnico e progettuale, ma anche di mero supporto al territorio. Il rettore Francesco Priolo ci ha tenuto moltissimo affinché un lotto venisse anche destinato all’Irccs di Troina”.
«Per una struttura universitaria come la SDS di Architettura che si trova fuori dalla città sede dell'Ateneo, la terza missione, cioè il supporto al territorio, è un'azione fondamentale - aggiunge il prof. Nigrelli -. Questa volta, grazie al lavoro guidato dal prof. Gianfriddo nel laboratorio "allestiamoci", abbiamo dato una mano al territorio in un momento di grande difficoltà per la pandemia. Per gli studenti che hanno ideato, progettato e realizzato le visiere si è trattato di una straordinaria esperienza di formazione non solo didattica, ma umana e di solidarietà perchè l'esito del loro lavoro è stato subito messo a disposizione, donandolo, a chi ne ha bisogno nell'epletamento di un lavoro essenziale».
Per il prof. Gianfranco Gianfriddo “il dispositivo rappresenta una sintesi di diversi elementi: dallo studio dei materiali più opportuni al design, e non ultimo per coniugare la produzione e la ristrettezza delle risorse economiche, ma il risultato è stato certamente ottimo”.
Il presidente dell’Irccs Oasi, Don Silvio Rotondo, ha espresso gratitudine per questa iniziativa e ha ringraziato, a nome di tutta la struttura, l’Università di Catania, il suo rettore, il prof. Francesco Priolo, gli studenti della SDS. Una donazione – ha detto Don Silvio – che va oltre il valore economico. Da sempre abbiamo creduto nell'ateneo catanese e questa sinergia va sempre incentivata e rafforzata, soprattutto quando, come in questo caso, c’è un’attenzione verso la nostra mission, la nostra attività dii “privato-sociale” che concorre alla rinascita del nostro territorio”.
Altre 40 visiere sono state distribuite nelle RSA che operano nel comune di Palazzolo Acreide e altrettante nelle RSA che operano nel comune di Avola. Diciotto visiere alla "Oasi Cusmano La Malfa" della congregazione Serve dei POveri "Boccone del Povero" di Piazza Armerina.
Le prime 200 visiere erano state consegnate durante la prima fase della pandemia al "Policlinico" di Catania.
La consegna delle mascherine a Piazza Armerina. Nella foto da sinistra la madre superiora suor Maria Gesuina, suor Rosalia e il prof. Nigrelli
Visiere certificate dall'INAIL
La visiera denominata “TiViU” ha ricevuto la validazione straordinaria INAIL per l'emergenza Covid-19, come stabilito dal Decreto "Cura Italia". Si tratta di un dispositivo di riparo facciale in Lexan trasparente per la protezione di viso e occhi, idrorepellente e impermeabile, fissata da una fascia girotesta di supporto dotata di cuscinetto di protezione intercambiabile in schiuma di polietilene e di fascia elastica posteriore regolabile.
Grazie a una collaborazione interdipartimentale, infatti, è stata verificata la conformità ai requisiti di sicurezza e agli standard di qualità previsti dalla normativa vigente, sottoponendo i prototipi a diverse prove di laboratorio condotte dai docenti Guido La Rosa e Giuseppe Mirone del Laboratorio di Meccanica del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura (Dicar) e dai docenti Anna Gueli, Giuseppe Politi e Riccardo Reitano dei Laboratori del dipartimento di Fisica e Astronomia (Dfa).
La consegna delle mascherine a Palazzolo Acreide. Nella foto da sinistra il prof. Bruno Messina ex presidente della SDS e il dott. Salvatore Gallo sindaco di Palazzolo
La prof.ssa Maria Rosaria Vitale, della Sds di Architettura, ha coordinato il gruppo per raggiungere l’importante risultato della validazione dei dispositivi, con il supporto della prof.ssa Stefania De Medici, anche lei afferente alla Struttura di Siracusa, per la verifica degli aspetti normativi ed il controllo di qualità.
Grazie alla dichiarazione da parte dell’INAIL della rispondenza della visiera alle norme vigenti, l’Università di Catania potrà avviare la produzione e la distribuzione di tali dispositivi di protezione individuale agli operatori del Policlinico e alle strutture sanitarie del territorio.
La consegna ad Avola. Nella foto da sinistra il direttore del laboratorio "Allestiamoci" prof. Gianfranco Gianfriddo e il dott. Luca Cannata sindaco di Avola