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Il docente Davide Arcidiacono nell'Experts group sulla proposta di Direttiva del Parlamento Europeo "On improving working conditions in platform work"

Si occuperà della questione dei rider e dei processi di sfruttamento dei nuovi fattorini delle gig economy
7 Marzo 2022

Il prof. Davide Arcidiacono, associato di Sociologia economica e del lavoro del Dipartimento di Scienze politiche e sociali farà parte dell'Experts group sulla proposta di Direttiva del Parlamento Europeo "On improving working conditions in platform work", coordinata dall'europarlamentare e studiosa  Elisabetta Gualmini dell'Università di Bologna.

Fanno parte dell'expert group studiosi provenienti da numerosi docenti degli atenei europei tra cui Antonio Aloisi (IE Law School-Madrid), Joanna Bronowicka (Center for Internet and Human Rights - Francoforte), Valerio De Stefano (Osgoode Law School), Michele Faioli (Università Cattolica di Milano), Valeria Pulignano (KU Leuven), Jeremias Adams-Prassl (Oxford University) e Alex Wood (University of Birmingham).

Il tema del platform work si occuperà della questione dei rider e dei processi di sfruttamento dei nuovi fattorini delle gig economy che è stata oggetto di diverse pronunce nei tribunali del lavoro di tutto il mondo. A partire dal mese di marzo l'expert group si riunirà per definire il testo definitivo della direttiva prima della sua approvazione e pubblicazione.

Nello specifico la proposta ha individuato una serie di misure per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori su piattaforma che posizionerebbe l'UE tra i pionieri nella regolazione  del platform work.

La direttiva di cui si discute è incardinata intorno a tre principi fondamentali: stabile una "presunzione legale" che le piattaforme sono datori di lavoro a tutti gli effetti, fornendo un elenco di criteri di controllo per verificare il loro ruolo reale sul mercato; aumentare la trasparenza nell'uso degli algoritmi da parte delle piattaforme di lavoro digitali; sottolineare l’obbligo che le piattaforme hanno di dichiarare il lavoro alle autorità nazionali e di mettere a loro disposizione le informazioni chiave sulle loro attività e sulle persone che vi lavorano.