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BellinInFest, gli incontri promossi dall'Università di Catania. Domenica 19 settembre il regista Davide Livermore

16 Settembre 2021

Non solo Bellini. La programmazione diffusa e polivalente di BellinInFest si arricchisce, nella settimana dell’anniversario belliniano, di una serie di incontri e seminari di studio, che ne costituiscono parte integrante e strutturale: l’ambito della ricerca costituendo l’irrinunciabile supporto delle proposte performative, come avverrà nel caso di “Norma”, presentata il prossimo 23 settembre nella nuova edizione critica, a cura di Roger Parker.

Le iniziative a corredo della kermesse avranno un’anteprima domenica 19 settembre, alle 16,30, nel foyer del Teatro Massimo Bellini, dove il regista Davide Livermore anticiperà la sua interpretazione di “Norma”: per la prima volta non sarà un musicologo a illustrare l’opera, bensì il responsabile della parte visiva, che riserverà non poche sorprese agli spettatori.

È a partire da mercoledì 22, tuttavia, che prenderà il via l’ambizioso progetto Bellini@Verdi 1801-2021: formazione, drammaturgia, filologia”, promosso dagli Atenei di Catania e di Ferrara, con i centri di ricerca che si occupano di studi belliniani e verdiani, la Fondazione Bellini-Centro Studi Belliniani di Catania e l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani di Parma. Federando i festival dedicati ai due compositori, non soltanto verranno posti in evidenza alcuni snodi nevralgici per l’indagine sulla drammaturgia; ma verrà ufficialmente presentata la rete di collaborazione tra gli istituti di ricerca dedicati ai cinque grandi compositori italiani otto-novecenteschi (Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini), che viene finalmente resa stabile sotto il nome di CROI (Centri di Ricerca sull’Opera Italiana). Uno sforzo organizzativo e produttivo a lunga gittata, che verrà ufficializzato proprio nelle due sessioni di studio previste nel corso di questo primo scorcio autunnale, la prima a Catania (22-25 settembre) e la seconda a Parma (1-2 ottobre).

La programmazione di BellinInFest prevede dunque quattro occasioni di incontro.

Mercoledì 22 settembre, alle 10,30, nel foyer del Bellini, avrà luogo una tavola rotonda dal titolo “Mettere in scena Bellini oggi: tre esperienze a confronto”, in cui Marco Betta, Fabrizio Maria Carminati, Pierangelo Conte, Giovanni Cultrera, Luigi Di Gangi, Alessandro Di Gloria, Ugo Giacomazzi e Claudio Orazi discuteranno di tre nuove produzioni di imminente programmazione: con la “Norma” catanese anche “Il pirata” programmato a ottobre al Teatro Massimo di Palermo e “Bianca e Fernando”, che ritornerà al Teatro Carlo Felice di Genova – dove era stata tenuta a battesimo nel 1828 – nella nuova edizione critica firmata da Graziella Seminara.

Venerdì 24 settembre, alle 10,30, nel foyer del Bellini, ci si soffermerà più in dettaglio sulla nuova edizione critica di “Norma”, utilizzata per la prima volta proprio la sera precedente. Con Roger Parker, che ne è curatore, dialogheranno Fabrizio Maria Carminati, Candida Billie Mantica e Alessandro Roccatagliati, con il coordinamento di Fabrizio Della Seta. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 17, ci si sposterà invece a Palazzo Biscari, nel cuore dei luoghi dell’esperienza catanese belliniana, per un incontro di studi su “Il giovane Bellini: formazione e prime opere”, coordinato da Alessandro Roccatagliati. Interverranno Nicholas Baragwanath, Virgilio Bernardoni, Fabrizio Della Seta e Maria Rosa De Luca.

Due incontri, infine, sabato 25 settembre, nell’aula magna di Palazzo centrale dell’Università di Catania. Alle 10 sarà Fabrizio Della Seta a tenere una conferenza (che sarà replicata anche a Parma il 1° ottobre) dal titolo “«quanta verità e potenza di declamazione…»: da Bellini a Verdi”. Alle 11,15, in chiusura, avrà luogo una tavola rotonda focalizzata sulle “Istituzioni belliniane nella rete dei Centri di Ricerca sull’Opera Italiana: progetti e prospettive”. Maria Rosa De Luca coordinerà gli interventi di Virgilio Bernardoni, Pierluigi Ledda, Alessandro Roccatagliati e Graziella Seminara, per aprire un dibattito che vuole essere, al tempo stesso, un bilancio delle attività già svolte ma, soprattutto, una finestra sulle attività in cantiere.

Giuseppe Montemagno