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Facsimili o fake, copie o cloni, in molti luoghi del mondo esistono riproduzioni (quasi) identiche dei più importanti monumenti della Grecia classica. A Nashville, per esempio, indiscussa capitale della musica Country americana, sorge incredibilmente un Partenone delle stesse dimensioni di quello di Atene, costruito nel 1897 per l’Esposizione del Tennessee.
Ma negli ultimi cinquecento anni molti monumenti ateniesi sono stati imitati e riprodotti, già sin dal Rinascimento italiano, periodo storico caratterizzato dall’osservazione e dall’ammirazione dell’antichità. Il fenomeno si ripropose poi nell'Inghilterra della fine del XVIII secolo, quando James Stuart e Nicholas Revett pubblicarono a Londra “The Antiquities of Athens”: un’opera che rese replicabili i monumenti che vi erano perfettamente misurati e disegnati, ciò che poi avvenne a partire dall’800 in Europa e nel resto del pianeta. Dapprima per il vezzo di aristocratici e sovrani, in secondo luogo per inserire degli scenari di architettura classica nei contesti di molte città del mondo, e via fino alla riproduzione di Venezia realizzata in un eccentrico hotel di Las Vegas o all’ottantina di Tour Eiffel disseminate nei cinque continenti.
Di questi edifici, ‘repliche’ più o meno nobili di emblemi della Grecia delle poleis, parlerà il professor Emanuele Papi, ordinario di Archeologia classica all’Università di Siena, Accademico dei Lincei e direttore della Scuola archeologica italiana di Atene, ospite d’onore della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Catania, che si terrà lunedì 14 novembre alle 17,30 nell’aula magna del Palazzo centrale. La lectio del prof. Papi – dal titolo “La Grecia fuori luogo – Le copie europee delle architetture antiche” - illustrerà alcuni esempi dei facsimili dei monumenti classici costruiti attraverso il tempo fuori dalla penisola ellenica, i loro nuovi contesti culturali, le ragioni e gli esiti delle scelte, risalendo nel tempo per scoprire quando, e per quali ragioni, è iniziata la prassi di copiare sistematicamente i monumenti antichi.
L’incontro – che è anche il momento solenne di accoglienza delle nuove matricole della Scuola etnea che ha sede nel Palazzo Chiaromonte di Siracusa – sarà introdotto dal rettore Francesco Priolo, dalla direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino e dal direttore della Ssba Daniele Malfitana. Interverranno inoltre la soprintendente di Catania Donatella Aprile, il soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e l’assessore ai Beni culturali di Siracusa Fabio Granata. La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube dell'Università di Catania.