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Nonostante le difficoltà del Mezzogiorno siano numerose e radicate nel tempo, esiste la possibilità concreta per i giovani di costruire il proprio futuro e il loro territorio. E’ proprio quella dell’investimento sulle nuove generazioni e sul loro capitale umano la strategia indicata nel rapporto 2017/2018 "Sussidiarietà e... giovani al Sud", realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà.
Dalla ricerca emerge che per perseguire adeguatamente la strada dello sviluppo del Meridione occorre innanzitutto una “scossa”, un cambiamento del punto di vista: il Sud Italia non più periferia, bensì, secondo un’intuizione secolare e un dato geografico, centro. In particolare, il centro di una delle aree di maggiore interesse al mondo, il bacino del Mediterraneo.
E, con tale cambiamento del punto di vista, occorre anche un radicale mutamento del modello di sviluppo, che deve essere sostenibile, sussidiario, e deve far leva su “attori sistemici”, soggetti capaci di catalizzare intorno a sé altri attori – pubblici, privati, profit e non profit – nei diversi settori e livelli di governance, nell’interesse dell’intero sistema. Questa è la strada per un Mezzogiorno protagonista: ne deriverà un beneficio per tutto il Paese.
Il Rapporto, che propone una lettura originale dei problemi e delle opportunità di sviluppo del Meridione d’Italia e che si caratterizza per alcuni contributi di docenti del dipartimento di Economia e Impresa (Dei) dell’Università di Catania, sarà presentato sabato 21 aprile alle 10, nell'auditorium del Monastero dei Benedettini.
L’incontro sarà introdotto e moderato dal prof. Salvatore Ingrassia, docente di Statistica del Dei, che nel volume ha scritto del ruolo delle università nei processi educativi del capitale umano e di sviluppo delle regioni del Mezzogiorno. A presentare il rapporto saranno poi i docenti dell’Ateneo catanese Roberto Cellini (Economia politica) e Luigi Scrofani (Geografia economica e urbana). In particolare, nel volume, il primo ha studiato in chiave comparativa Sud/Nord e gli effetti della recente recessione sulle imprese, mentre il prof. Scrofani ha descritto le complesse dinamiche economiche e sociali che hanno coinvolto i modelli insediativi nel Mezzogiorno negli ultimi decenni.
Interverranno inoltre Michele Calabretta (Scuola Superiore di Catania), Giuseppe Guglielmino (Guglielmino Cooperativa), Francesco Mannino (Officine Culturali), Sebastiano Piazza (Terra Siciliae), Giorgio Romeo (Sicilian Post), Mark Efosa Usiosefe (Archè - Piazza dei Mestieri). Le conclusioni saranno affidate a Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.