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In arrivo a novembre 120 studenti da Melbourne
Dal 9 all’11 maggio scorsi il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania ha ospitato una delegazione della Monash University, un’università pubblica fondata a Melbourne nel 1958 che conta oltre 73.800 studenti e rientra tra le prime centro migliori università al mondo.
Gli ospiti australiani sono stati ricevuti dal direttore del Dsps, prof. Giuseppe Vecchio, e dal prof. Carlo Colloca, docente di Sociologia urbana, contattato dall’Ateneo australiano per le Scuole di alta formazione in tema di processi migratori che svolge presso il comune di Lampedusa e Linosa. Interessate alle attività didattiche e di ricerca che il dipartimento etneo svolge in tema di processi migratori, con particolare riferimento, all’area delle scienze sociali, la dott.ssa Cathy Crupi, Centre Manager, e la dott.ssa Loredana D'Elia, Academic Programs and Internships Coordinator presso la sede europea dell’Ateneo australiano, sita a Prato hanno incontrato venerdì scorso il prorettore Giancarlo Magnano di San Lio per riflettere, insieme con professori Vecchio e Colloca, su un possibile accordo di collaborazione fra i due Atenei sugli aspetti legati alla didattica e alla ricerca. In virtù dell’accordo, dal prossimo novembre fino a 120 studenti potrebbero giungere a Catania da Melbourne per un periodo di studio e ricerca.
La delegazione della Monash University, inoltre, ha visitato, nel comune di Canicattini Bagni e lungo la statale per Floridia, due strutture che accolgono donne straniere vittime di tratta e con particolari vulnerabilità psicologiche: il Centro Sprar “Obioma” e il Cpsa “Capocorso”, gestite dall’impresa sociale Passwork. Sono stati visitati anche il Birrificio “Panta Rei” e la cooperativa sociale “L’Arcolaio”, entrambe eccellenze del settore alimentare biologico ma anche importanti sedi di processi formativi e occupazionali per migranti presenti nel locale sistema di accoglienza. Le due funzionarie, infine, hanno visitato il Museo TEMPO dei Sensi, del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina popolare di Canicattini Bagni. La rappresentanza dell’Ateneo australiano, infatti, su proposta del prof. Colloca, sta immaginando di conciliare la didattica d’aula con visite guidate presso realtà locali che possano restituire esempi virtuosi di accoglienza.