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Lunedì 28 giugno, alle 18, al Palazzo Centrale dell'Università di Catania, inaugurazione della mostra sui 350 anni dalla grande eruzione
Sarà inaugurata lunedì 28 giugno la mostra “Etna 1669. Storie di lava” ospitata nel Palazzo centrale dell'Università di Catania, nelle sale espositive del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane.
Finanziata dalla Regione Siciliana, curata dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania in collaborazione con il Sistema Museale dell’Ateneo catanese (SiMuA) e con la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Etneo, la mostra conclude la rassegna di eventi, realizzati nel corso del 2019, per ricordare i 350 anni dalla straordinaria eruzione dell’Etna del 1669. Un’eruzione eccentrica tra le più estese e documentate nella storia, ancora presente nella memoria collettiva.
L’inaugurazione della mostra, in programma alle 18, si terrà nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania alla presenza del presidente della Regione, Nello Musumeci, del rettore Francesco Priolo e della soprintendente di Catania Irene Donatella Aprile.
Il percorso espositivo - emotivamente coinvolgente – ripercorre la storia del fenomeno eruttivo, documentato nelle cronache del tempo, descrivendo lo stravolgimento del territorio etneo e le conseguenze sugli abitanti.
In mostra preziose opere salvate dalla popolazione in fuga al sopraggiungere della lava, cronache del tempo, un ricco patrimonio documentale, artistico e scientifico, in parte inedito, e ancora oggi prezioso strumento per la ricerca scientifica del territorio etneo.
Gli oggetti e i libri esposti provengono da collezioni di musei, biblioteche e chiese della provincia di Catania e da collezioni private.
Ad una sezione storica si affianca quella più propriamente scientifica, nella quale i diversi Dipartimenti universitari documentano le recenti e multidisciplinari attività di ricerca condotte nelle aree Etnee. Di particolare impatto la sezione real time curata dell’INGV-Osservatorio Etneo, che mostrerà – in tempo reale - la rete di monitoraggio delle aree vulcaniche della Sicilia.
Nel corso della cerimonia sarà riaperta ai visitatori il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane con un nuovo allestimento, curato da Germana Barone, presidente del Sistema Museale d’Ateneo, arricchito di nuovi preziosi beni museali, testimonianza ed espressione del grande valore storico-artistico, scientifico e documentale del patrimonio universitario catanese.
La mostra, ad ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 30 ottobre 2021.
Hanno partecipato alla riuscita della rassegna e della mostra conclusiva l’Arcidiocesi di Catania, il Santuario della Madonna della Sciara di Mompileri, il Museo d’arte sacra della Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Misterbianco, la Diocesi di Acireale, il Santuario di Santa Maria Assunta di Randazzo, il Museo civico di Castello Ursino, la Biblioteca Regionale Universitaria di Catania, la Biblioteca Zelantea di Acireale, le Biblioteche riunite Civica e Antonino Ursino Recupero di Catania ed, inoltre, anche i comuni di Belpasso, Catania, Camporotondo Etneo, Gravina di Catania, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, San Pietro Clarenza e Pedara e la Fondazione Bufali di Belpasso e l’Associazione Culturale Monasterium Album di Misterbianco.
Le escursioni organizzate nel corso del 2019 sono state curate e coordinate dal CAI - Sezione Catania.