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Incontri dipartimentali: Agricoltura, Alimentazione e Ambiente

Nella quarta tappa il rettore Francesco Priolo ha incontrato i docenti, i ricercatori e il personale nelle strutture di via Valdisavoia e al Polo Bioscientifico

2 Dicembre 2021
Alfio Russo

Quarta tappa degli “Incontri dipartimentali” per il rettore Francesco Priolo che ha incontrato docenti, ricercatori e personale del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente nelle sedi di via Valdisavoia e del Polo Bioscientifico.

«I Dipartimenti sono al "centro" della vita dell’ateneo perchè in questi luoghi si svolgono le tre funzioni principali dell’università: didattica, ricerca e terza missione. Per questi motivi abbiamo organizzato gli incontri nei dipartimenti in modo tale da avviare un confronto con i docenti, il personale tecnico-amministrativo, i ricercatori, i dottorandi e gli studenti, i veri protagonisti dell’Università di Catania» ha detto il rettore Francesco Priolo alla presenza della prorettrice Vania Patanè, del direttore generale dell'ateneo Giovanni La Via e del direttore del Di3A Agatino Russo.

«Nei laboratori del Di3A ho visto tanti ricercatori e ricercatrici che con passione ed entusiasmo hanno illustrato le proprie ricerche - ha aggiunto il rettore nel corso dell'incontro nell'aula magna del Polo Bioscientifico -. Un lavoro prezioso che produce frutti per l'Università di Catania, non a caso il Di3A è uno dei dipartimenti con il maggior numero di progetti approvati. Adesso tutti noi dobbiamo lavorare per implementare il numero dei ricercatori al fine di fortificare le attività di ricerca. E un contributo importante arriverà dal Pnrr. Si tratta di una occasione che dobbiamo sfruttare al meglio, oltre 6 miliardi di euro che saranno investiti in ricerca nei prossimi cinque anni».

«Questa governance negli ultimi due anni ha conseguito traguardi importanti, basti pensare alla valutazione positiva dell’Anvur e alla stabilizzazione del personale precario – ha aggiunto il dg Giovanni La Via -. Adesso stiamo lavorando per il reclutamento di nuovo personale d’ateneo per i prossimi anni al fine di migliorare le performance della macchina amministrativa e per sostenere la ricerca».