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Nel 2018 una Summer School su garden design e paesaggio mediterraneo

La scuola, realizzata in collaborazione con le docenti Daniela Romano e Alessandra Gentile, è stata annunciata nel corso della giornata conclusiva di "Radicepura Garden Festival"

23 Ottobre 2017

Una Summer School prevista nell'estate 2018 realizzata con la collaborazione delle docenti del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Catania Daniela Romano e Alessandra Gentile. E' la novità in cantiere annunciata nel corso dell'evento finale del "Radicepura Garden Festival", il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio mediterraneo. In 180 giorni di festival, che ha aperto i battenti il 21 aprile scorso, il parco botanico della Fondazione Radicepura ha accolto più di 30 mila visitatori provenienti da tutto il mondo.

"La Scuola estiva - ha spiegato l'ideatore del festival Mario Faro nel corso della giornata finale di Radicepura che si è svolta lo scorso 21 ottobre al parco botanico della Fondazione - aprirà i battenti per ospitare giovani appassionati del verde e del Mediterraneo. Il bando verrà pubblicato entro dicembre. La Summer School, che vedrà anche la partecipazione della paesaggista internazionale Sarah Eberle, partendo proprio dalle nuove generazioni, ha l’obiettivo di dare nuovo slancio a un settore, quello legato al green e all’ambiente, che rappresenta il cuore dello sviluppo, della new economy e soprattutto dell’etica dell’abitare e del vivere".

La giornata finale del festival è stata l'occasione per tracciare un bilancio e per rilanciare i nuovi progetti che segnano il futuro della Sicilia in ottica “new green”. "L’evento è stato un vero e proprio catalizzatore per il turismo culturale siciliano e della parte Orientale dell’Isola in particolare – ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, presente alla convention di chiusura – abbiamo sperimentato nuove formule attrattive legate all’arte del verde, al paesaggismo e alla botanica, raggiungendo nuovi segmenti di mercato e potenziando l’appeal di un’Isola dalle molteplici sfumature. La Fondazione Radicepura si è rivelata partner strategico della Regione Siciliana per il potenziamento dell’indotto".

A declinare tutti i numeri del Festival, il suo ideatore Mario Faro, che per sei mesi ha riempito un calendario fittissimo di appuntamenti e che ha annunciato importanti novità per il prossimo futuro: "Mi preme sottolineare che alla riuscita dell’evento hanno collaborato tantissimi esperti di botanica e garden design di caratura internazionale, a cui va il mio ringraziamento; oltre 150 persone sono state coinvolte nella realizzazione e nell’allestimento dei 14 giardini in esposizione, 2000 varietà di piante ed essenze hanno creato l’atmosfera unica del Festival e infine, 500 chili di verdure biologiche prodotte nell’orto della dieta mediterranea hanno caratterizzato anche il nostro impegno solidale nei confronti del territorio". "Più di 5mila bambini  – ha sottolineato Faro - hanno affollato i viali del Festival grazie alle tantissime iniziative dedicate ai più piccoli, proprio perché saranno loro a ereditare la cultura del rispetto ambientale ed ecologico. Ampio spazio è stato riservato inoltre all’organizzazione di eventi collaterali: decine di workshop tematici, una rassegna cinematografica d’autore, sfilate di moda, concerti, food & wine, solidarietà hanno reso unico questa prima edizione del Garden Festival".

In primo piano anche le partnership che hanno visto sei collaborazioni con Università di tutto il mondo, due giardini partner come nel caso del Giardino della Kolymbetra e dell’Orto Botanico di Palermo e ben tre giardini itineranti, uno di questi – “La Macchia” – verrà presto donato agli abitanti di Norcia. Durante la convention finale è stata inoltre inaugurata l'opera“Il Sogno di Empedocle” del maestro Emilio Isgrò: al centro di un giardino di aranci e limoni, con le spalle rivolte all’Etna, sono stati adagiati tre semi, emersi dal vulcano. Un percorso, attraverso una strada privilegiata, che accompagna i visitatori alla scoperta del giardino e dei suoi “Semi di Limuni”, condita da massi e lapilli che ne ricordano le origini. "La rassegna si chiude, ma i giardini e l’opera di Isgrò, rimarranno ancora in esposizione, per consentire ai tanti visitatori che ne hanno fatto richiesta e ai ragazzi delle scuole di fruirne ancora fino al 15 novembre – ha concluso continua Faro – inoltre, in attesa della seconda edizione del 2020, Radicepura sarà location per programmi formativi e iniziative legate al giardinaggio e al verde".