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Al Palazzo centrale la cerimonia di chiusura della terza edizione del ciclo promosso da Cof e Scuola Superiore
“Il dottorato è un momento fondamentale della ricerca in quanto si trasferiscono ai dottorandi i metodi e le conoscenze dei meccanismi generali presenti nella ricerca stessa. Per questi motivi si deve investire sempre più nella ricerca e l’Università di Catania, nonostante l’esiguità delle risorse, ha razionalizzato al massimo le spese con l’obiettivo di coprire il maggior numero di dottorati in tutte le aree di ricerca attive in ateneo garantendo così anche continuità a tutte le aree dei saperi”. Un messaggio chiaro quello pronunciato oggi pomeriggio (venerdì) dal rettore Giacomo Pignataro nel corso della “Giornata conclusiva” della III edizione dei Ph.D Days ai novelli dottorati del XXXII ciclo appena concluso e ai ricercatori presenti nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania.
“L’ateneo di Catania, così come gli altri siciliani, ha investito per la prima volta nei dottorati anche i finanziamenti del Fondo sociale europeo messi a disposizione dalla Regione Siciliana e alcuni fondi Pon – ha spiegato il rettore -, una linea strategica finalizzata a consolidare l’investimento stesso nei dottorati, ma che non basta visto che ci sono ambiti con maggiori potenzialità grazie alla tecnologica e altri meno fortunati. Per migliorare il sistema occorre una maggiore consapevolezza del mondo dei servizi e della strategicità del dottorato, al tempo stesso per garantire un futuro ai nostri giovani e far crescere il territorio in cui viviamo dobbiamo potenziare la collaborazione con le imprese presenti nel territorio e investire oculatamente le poche risorse a disposizione”.
Parole che sono state riprese dal prof. Sebastiano Battiato, delegato alla Didattica – corsi post laurea e di dottorato, il quale ha snocciolato i dati dei dottorati di ricerca che sono cresciuti numericamente nel XXXII ciclo (ben 92) rispetto al XXXI (79) “grazie al contributo di 4 aziende e 12 enti e al Fondo sociale europeo”. “A questi numeri occorre aggiungere anche le 33 richieste per borse aggiuntive a valere su Bandi Pon dottorati Innovativi in partnership con le aziende private”.
Un ruolo fondamentale per la crescita del dottorando è stato svolto anche dal ciclo di seminari Ph.D. Days, un'iniziativa pensata per offrire ai dottorandi di ricerca e giovani ricercatori strumenti indispensabili per gestire efficacemente la propria attività di ricerca durante il percorso formativo dottorale e nella futura carriera universitaria.
“Nel corso dei 10 incontri ospitati nella sede della Scuola superiore di Catania sono state affrontate diverse tematiche "trasversali" come la diffusione della ricerca scientifica tramite social e giornalismo scientifico, i sistemi di valutazione e le tematiche legate alla proprietà intellettuale e alla brevettabilità dei risultati della ricerca e l'inserimento nel mondo del lavoro – ha aggiunto il prof. Battiato alla presenza del prof. Salvatore Sciortino della Scuola superiore di Catania – al tempo stesso hanno rappresentato un’occasione di incontro tra i dottorandi e le realtà imprenditoriali presenti nel territorio con cui l’Ateneo collabora da tempo”.
E proprio nel corso della giornata conclusiva sono intervenuti, in rappresentanza della aziende che hanno finanziato i dottorati di ricerca, Giuseppe Patanè di Park Smart, Salvatore Raccuia del Cnr-IsaForm, Agostino Galluzzo di StM e Valeria D’Amico della Tim.